Era l’ormai lontano marzo 1972 quando oltreoceano arrivava sul grande schermo un capolavoro quale The Godfather, ovvero Il Padrino di Francis Ford Coppola. Ripensando, o riguardando ancora oggi, quella pellicola è impossibile non apprezzare l’opera filmica unitamente alla sua iconica colonna sonora dalle note inconfondibili. La musica, infatti, ha contribuito in modo significativo a creare l’atmosfera unica del film, catturando perfettamente l’essenza della famiglia Corleone e accompagnando l’epica narrazione di Coppola
Il successo di Coppola – che allora era poco più che agli esordi – non tardò a essere riconosciuto e Il Padrino si portò a casa ben tre Oscar. Vinse, infatti, nelle categorie Miglior Film, Miglior Sceneggiatura e Miglior Attore Protagonista (Marlon Brando). Niente statuetta, invece, alle magistrali composizioni firmate da Nino Rota. Il motivo? Un presunto auto-plagio del Maestro.
‘Pietra dello scandalo’ fu il riconoscibilissimo tema principale Love Theme per il quale il compositore fu accusato di auto-plagio. Tale accusa riportava a un precedente lavoro di Rota che, qualche anno prima, aveva firmato la colonna sonora del film italiano Fortunella (1958) di Eduardo De Filippo. Una delle marcette, infatti, risultava in tutto simile a quella per la pellicola di Coppola, tanto da alimentare il sospetto che il Maestro avesse semplicemente riutilizzato la sua stessa musica.
La denuncia di Dino De Laurentis e la decisione dell’Academy Awards
A sollevare la questione ai danni di Paramount fu Dino De Laurentis, che nel 1972 siglava la produzione di un film peraltro dalle tematiche simili a Il Padrino, Joe Valachi – I segreti di Cosa nostra. Fu proprio il napoletano a sporgere denuncia contro Nino Rota alla Corte Federale di Los Angeles, rivendicando la proprietà sulla musica in qualità di produttore di Fortunella. Ricevuta copia della notifica, l’Academy Awards non poté trascurare la contestazione anche perché diversi giurati ritenevano la colonna sonora un evidente auto-plagio.
Si decise, quindi, di non premiare Nino Rota con l’Oscar per la sua composizione musicale nonostante l’indiscutibile qualità del lavoro. Il Maestro affermò che il proprio operato fosse l’esito di una rielaborazione e rifinitura del suo lavoro precedente, sostenendo a propria difesa che proprio quella scelta aveva contribuito a creare continuità tra le due opere. Una decisione, dunque, fatta in maniera consapevole per enfatizzare le tematiche condivise dai film.
A oltre cinquant’anni di distanza, la controversia sull’auto-plagio nella colonna sonora de Il Padrino rimane una questione dibattuta tra gli amanti del cinema e della musica. Alcuni sostengono, infatti, che la decisione di non assegnare l’Oscar sia stata ingiusta mentre altri evidenziano quanto l’originalità musicale possa influenzare la giuria dei premi cinematografici. L’eredità del capolavoro, però, non cambia e Il Padrino rimane un classico senza tempo anche in virtù della musica di Nino Rota che continua a essere celebrata in tutto il mondo.
Immagini via FM Records