FM Records nasce nel 2005 grazie all’intuizione di Alessandro Pinnelli, compositore e session man italiano. L’inizio è stato, come spesso succede, casuale. Un progetto distante dalle dinamiche del tour e della session, dedicato alla realizzazione di musiche per una produzione televisiva. Così, con la stessa energia che si dedica all’allestimento di uno spettacolo si è dato avvio a una attività imprenditoriale che oggi è protagonista del music business legato al mondo del cinema e della televisione. Al centro, sin da subito, la qualità della musica. Un percorso che ha portato, in quasi un ventennio, FM Records a rappresentare, nel nostro paese, una delle realtà più dinamiche della production music. Dalle parole dello stesso Alessandro “tecnologia all’avanguardia, qualità e fattore umano in una realtà che amo definire Boutique Music Agency”.
FM Records è un’etichetta discografica indipendente impegnata nella produzione di colonne sonore e, in genere, di musica per immagini afferenti il settore del cinema della televisione e, non ultimo, della pubblicità. “Siamo produttori ed editori di un catalogo proprietario di oltre 5000 brani organizzati in due etichette, due sub labels, alle quali si aggiungono diversi cataloghi provenienti da tutto il mondo”, prosegue Pinnelli. Da una parte, infatti, c’è FM Records Music – catalogo di musica multi-genere internazionale – e, dall’altra, MammaMia! Music – realtà che propone solo musica dal sound tipicamente italiano. “Distribuiamo una settantina di cataloghi da tutto il mondo. Siamo sub-editori di alcune dei più prestigiosi cataloghi internazionali del settore dell’audiovisivo”, specifica il founder.
Nel complesso, dunque, l’offerta arriva a contare oltre 500.000 brani, compresa una ricchissima offerta di musica classica. “Il nostro lavoro è veicolare la musica all’interno dei network del cinema e della pubblicità, ma anche gestire i diritti d’autore e i diritti di sincronizzazione della musica”, spiega Alessandro Pinnelli. Per “una soluzione di servizi e consulenza a 360 gradi che accompagna ogni esigenza produttiva”.
La grande differenza fra FM Records e altri servizi di library online sul mercato?
“Il fattore umano”, risponde Pinnelli. “Seguiamo i nostri clienti personalmente, offrendo la nostra consulenza con un attento lavoro tailor made. La passione, la competenza e la credibilità del team di consulenza e di produzione sono il valore aggiunto di FM Records, quello che ci contraddistingue da sempre e quello che ci consente di definirci Boutique Music Agency”.
La nascita di FM Records
Lasciando la parola allo stesso Alessandro Pinnelli, CEO di FM Records, scopriamo come è nata l’agenzia. “È nata un po’ per gioco”, ricorda. “Ho sempre avuto un certo istinto organizzativo manageriale, anche quando suonavo. Una cosa che, allora, quasi sembrava penalizzare il mio essere artista. È come se l’artista dovesse necessariamente avere sempre e solo la testa fra le nuvole e dovesse solo pensare a suonare. In realtà quell’istinto l’ho sempre coltivato ed è stato alla base, poi, nel 2005, della nascita di FM Records. Suonavo con una band alla quale tenevo molto e avevo iniziato a pensare di produrla”.
“La cosa ha preso piede e si è sviluppata nella direzione precisa delle immagini e della musica d’autore. È successo un po’ per caso e un po’ perché effettivamente lavorare con le immagini e per le immagini mi ha da sempre stregato. Da musicista ho conosciuto professionisti di musica classica straordinari, musicisti davvero meravigliosi. Così, mi sono concentrato sulla produzione di musica per immagini, dapprima con un mio catalogo e poi, piano piano, acquisendone altri. Raccogliendo e rappresentando cataloghi dall’estero”.
Una storia di successo, dunque, che è giunta alla soglia dei vent’anni. “Questo sviluppo c’è stato nel tempo e soprattutto il confronto con l’estero è stato uno step importante. E tutto è stato reso possibile da un team assolutamente affiatato di professionisti, senza il quale non potrei fare nulla. La cosa fondamentale per noi è dare la giusta attenzione a tutto in maniera scrupolosa: al cliente, al professionista, al supervisor, al regista. Offrendo sempre il massimo della tecnologia di cui possiamo disporre online ma senza mai perdere di vista l’aspetto umano, che poi è il vero supporto”.
I punti di forza: competenze e gruppo di lavoro
“Oggi l’offerta in rete propone davvero di tutto, dappertutto e gratis o quasi”, osserva ancora Alessandro Pinnelli. “Ma, forse, quello che rischia di venire a mancare certe volte è proprio il rapporto umano. È importante, invece, cercare di arrivare a un punto incontrandosi e parlandosi, cosa che non è da poco. Come dico sempre, maneggiare musica è delicato per quanto sembrerebbe non avere valore. Al contrario, la musica – a maggior ragione quella classica – è un bene importante, prezioso e pregiato. Non darle la giusta importanza o addirittura sminuirla è un peccato”.
Qualità imprescindibili sono, dunque, le competenze musicali messe in campo. “Tutti i membri del team hanno una competenza artistica specifica, sono musicisti. Questo fa la differenza perché quando ci si trova a parlare con producer, supervisor, consulenti ma anche gli stessi registi serve avere delle conoscenze musicali precise. È importante parlare la stessa lingua e questo si è sempre rivelato un valore aggiunto per FM Records. Permette di confrontarsi con persone che hanno un’ampia cultura musicale, condividendo cose e sapendo anche dire la propria. Una competenza che, poi, si ripercuote sulla produzione e sulla scelta della musica o della playlist da sottoporre a un cliente”.
L’interazione competente diventa, di fatto, l’elemento di integrazione principale al solo supporto che arriva dalla tecnologia. “Ai professionisti FM Recordsoffre anche uno scambio culturale in merito alla musica che si aggiunte a un sito web supertecnologico che si avvale dell’intelligenza artificiale. Il sistema che usiamo permette, infatti, di caricare un .mp3, usare delle keywords o un link per trovare la musica simile alla reference all’interno del catalogo. Sicuramente questo supporto ha un’importanza notevole però, secondo me, alla fine un’analisi personale e una consulenza diretta con l’interessato fanno sempre la differenza”, conclude Alessandro Pinnelli.