Nel mondo delle arti non esiste simbiosi più stretta di quella che unisce intimamente la musica e il cinema. Un legame che FM Records coltiva con cura nella consapevolezza che i due linguaggi si supportano costantemente e a vicenda. Come spiega il Presidente e CEO Alessandro Pinnelli, questa connessione è talmente forte che le note giuste riescono a esaltare un film. Al contrario, una musica sbagliata può anche distruggere un’intera pellicola.
“Quando capita, e per fortuna non succede spesso, ci si rende subito conto che c’è qualcosa che non va”, spiega Pinnelli. “È come indossare dei colori sbagliati. Arrivare alla perfetta alchimia tra immagini e note non è facile e ovviamente c’è tanto di soggettivo. La musica, infatti, è talmente varia e ha talmente tante sfumature. Se pensiamo, per esempio, a immagini epiche automaticamente ci viene in mente un certo tipo di musica”.
“Altre volte, invece, si gioca di contrasto e quindi, per una scena cruenta o splatter, si opta per la musica classica. Questo perché usare una musica horror enfatizzerebbe immagini già di per sé violente, quindi in quel caso funziona bene il contrario. E tanti film hanno cavalcato questa cosa. È una magia che, secondo me, non è tanto facilmente circoscrivibile proprio perché è tutto molto soggettivo”.
La tecnologia nella scelta della musica per il cinema: il brano giusto al momento giusto
In questa costruzione è, ovviamente, fondamentale il ruolo del regista che, racconta ancora il Presidente di FM Records, “deve avere in testa l’idea da comunicare. Per quanto, ripeto, non vi sono delle regole definite proprio per la natura soggettiva del bello. Spesso è il regista o il supervisor a fornire degli input a partire dai quali possiamo andare a cercare musiche di nicchia che sostengono la visione della regia. In questo senso, possiamo contare sul catalogo di musica classica Naxos, un catalogo immenso che rappresento e in cui possiamo trovare davvero di tutto”.
“Ovviamente, poi, nel ventaglio di opere che sottoponiamo l’ultima parola spetta al regista che, nel bene e nel male, si prende la responsabilità della decisione finale con la produzione”, prosegue Alessandro Pinnelli. Supporto fondamentale nella scelta è, quindi, una tecnologia che offra al settore tutto ciò di cui ha bisogno per giungere alla selezione ultima. “Nel caso del catalogo Naxos – aggiunge il CEO di FM Records – il sito si basa su una tecnologia che permette di cercare nella musica che già esiste, ovvero nel database interno”. In base, quindi, alla sensibilità del music supervisor e del regista diventa possibile reperire la musica più adeguata.
“L’aspetto umano incontra, così, la tecnologia che lavora per la musica e per le immagini. Un regista, per esempio, che chiama FM Records per chiedere delle suggestioni sonore è assistito da un team che conosce tantissima musica, ma soprattutto conosce il catalogo. E sa come gestire la tecnologia del sito a supporto dell’arte per arrivare a un punto condiviso e proporre la musica giusta al momento giusto”.